Il progetto Atlante secondo Lenin (prog. 1167, 1974) è una ricerca della durata di due anni che coinvolge, assieme a Mari, lo scrittore e politico Francesco Leonetti. Si tratta di un quadro del marxismo in forma comunicazionale: non una rilettura del movimento, peraltro secondo gli autori continuamente deviata, ma un intervento sul piano culturale e della comunicazione.

Il lavoro di Mari è animato dalla necessità di capire quale sia la molla dei contrasti politici e ideologici interni alla sinistra che ha portato alla divisione partitica nella lotta al capitalismo e alla realtà costituita; per fare ciò, individua nella comunicazione visiva il mezzo di espressione dei risultati di questa indagine, forte della sua capacità di organizzare un discorso per formalizzazione di relazioni. Il lavoro è costruito sul dialogo e confronto costante con Leonetti, con apporti specifici da parte dei due autori, il designer per i “segni” e il poeta per le “parole”, anche se non sono mancate le interferenze e lo scambio di ruoli che hanno arricchito questo “ostinato lavoro sul campo”.

La ricerca porta alla realizzazione di una cartella con sei tavole litografate, denominate “carte”, ciascuna con i propri caratteri di comunicazione e proposta visuale, tese a verificare le posizioni dei gruppi raccolti sotto la stessa bandiera ma con posizioni diverse sotto il profilo storico, economico, sociale, geografico, politico e culturale; queste carte sono raccolte nel volume Atlante secondo Lenin: carte dello scontro di linea, oggi edito da Edizioni L’Erba voglio (1976), in cui ogni tavola è accompagnata da un commento alla lettura e un apparato teorico di definizioni curato da Eleonora Fiorani. Viene presentato nell’aprile 1977 alla Galleria Palazzoli.