Quale cultura
Anno: 1999
L’allegoria Quale cultura viene realizzata in occasione della mostra di Barcellona “Il lavoro al centro” (1999).
In un giardino zen, una serie di immagini che provengono da universi culturali diversi e distanti storicamente tra loro, parte dell’immaginario compositivo di Mari, è collocata nella sabbia pettinata da un piccolo rastrello: ci sono la scrittura di Galileo Galilei, una foto di Simone Weil, un vulcano delle diverse fasi di un’eruzione, il tempio di Stonehenge, la Flagellazione di Piero Della Francesca, lo studio di Constantin Brancusi, un ritratto di William Morris, l’immagine di un operaio della Olivetti di Pozzuoli, l’Occhio di Dio, l’immagine di un’amigdala, la lampada di Thomas Edison, la Torre di Babele dipinta da Bruegel, una catena di montaggio dell’alienazione dorata, l’Eretteo del Partenone e l’immagine di una putrella a doppio T.
È un’allegoria estrema del presente di Mari: queste immagini organizzano un vero e proprio labirinto culturale dove l’entrata e uscita hanno perso tutto il loro significato; l’intero sistema allegorico suggerito da questa installazione vuole configurare virtualmente un vagabondaggio per stazioni personali, una cartografia priva di nomi che si affida alla sua potenza dell’immagine, sicuramente oggi la più rischiosa. L’orizzonte visivo e filosofico di questa installazione è al contempo vasto e complesso.