Sedie – Box
Anno: 1971
Nel 1971, l’azienda italiana Anonima Castelli commissiona a Mari il progetto di una sedia alternativa alle tipologie diffuse e alle aspettative del mercato.
Mi viene richiesta da una industria che possiede tecnologie, personale tecnico e sistemi di produzione capace di tradurre il progetto in prodotto e di adeguarlo alle esigenze dell’ingegneria del mercato. […] Mi era domandata una sedia polifunzionale che venisse prodotta a un altissimo standard: tutto ciò per ottenere una larga diffusione dell’oggetto.
La Sedia Box, che vede la collaborazione di Elio Mari nelle ricerche, è un oggetto di arredamento completamente smontabile, realizzato mediante una struttura in acciaio rivestita in guaina PVC antigraffio e seduta e schienale in polipropilene stampato a iniezione in diversi colori, prodotta dal 1976. Gli elementi metallici, gambe e supporto per lo schienale, sono semplicemente avvitati, senza l’uso di un telaio indipendente; la superficie del sedile, molto sottile, è irrigidita da un sistema di nervature regolari nascosto nello spessore del sedile stesso.
La prima versione, edita in circa 100 esemplari nel 1975, presenta la seduta in poliuretano e lo schienale in tela.
L’oggetto, prodotto da Anonima Castelli fino al 1996 e da Driade dal 1996 al 2000, è venduto smontato e insacchettato.