logo matrice logo matrice

Perché una mostra di falci?

Anno: 1989

Per Mari il concetto di ridondanza è il nodo centrale della progettazione: al bisogno di chiarezza corrisponde un’opera di sistemazione che riconduce le questioni al loro significato primo. Di fronte alle contraddizioni del reale è pronto a prendere posizione spinto dalla volontà di mettere ordine per conoscere, e quindi comunicare, valori oggettivi che costruiscono un sistema di riferimenti comuni, validi per tutti. “Perché una mostra di falci?” è una dichiarazione semplice ma appassionata sulle ragioni e sulle condizioni del design. Mari semplicemente sceglie un oggetto che considera bello e ne spiega il perché; è inoltre convinto che la falce sia un modello di quello che il design dovrebbe essere. La mostra è allestita negli spazi della Galleria Danese e conta 66 falci. Nei paesi industrializzati la falce o impiego relativamente marginale, ma è pur vero che i contadini del terzo mondo vivono nelle stesse condizioni che hanno portato qui bisogno di progetto. La produzione, per quanto industriale, cioè parcellizzata, contiene forti componenti di sapienza artigiana.

Per l’autore, le falci sono archetipi perpetuati e cristallizzati nella celebrazione quotidiana del lavoro: il lavoro di chi le realizza e quello di chi le utilizza. Una pratica quotidiana che, attraverso i millenni, ha epurato la forma di questo strumento fino a raggiungerne l’essenza e l’espressione della massima qualità formale, la cui perfezione è garantita dal tipo di bisogno prioritario cui deve rispondere: quello della sopravvivenza del contadino. L’esposizione di falci è stata riallestita in occasione della mostra “Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli”.