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Sperimentazioni con i semilavorati industriali

Anno: 1960-70

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Nel corso degli anni Sessanta, Mari inizia a sperimentare la produzione di oggetti di design a partire dalla lavorazione di semilavorati industriali.

La serie di Vasi Camicia (1961), come si legge nel catalogo di Danese del 1957-1961, 

è composta da una camicia senza fondo che sorregge e decora un contenitore di vetro in tre altezze diverse, sfilabili e facilmente per la pulizia. I fori e i ritagli, praticati nelle camicie, hanno una doppia funzione: oltre a determinare le diverse forme permettono la visione dell’interno valorizzandone il contenuto che solitamente viene trascurato.

I tubi sono in alluminio anodizzato, acciaio inossidabile, ottone placcato e ferro smaltato.

Questi vasi sono l’archetipo dei prodotti ottenuti dalle lavorazioni sui tubi in PVC degli anni successivi, primo tra tutti il Portaombrelli Celebes (1962), seguito dal Portacenere/cestino Madagascar e Mascarene (1964) chiuso in sommità da una ciotola in melammina nera, dal Portacenere Molokai (1970) e dall’Appendiabiti Kerguelen (1967), tutti oggetti ottenuti mediante tagli nei semilavorati.

Accanto a questi oggetti, trova posto il Portaombrelli Rocco (1969), ottenuto dallo stampaggio per termoformatura di un tubo prefabbricato in PVC, che fa da capostipite di una serie di vasi, i “fitomorifici”, ottenuti utilizzando la medesima tecnica industriale e realizzati con la collaborazione di Elio Mari: il Vaso da fiori Tortiglione (1969) e Bambù(1969), le cui scanalature ricordano quelle del fusto di una colonna ionica, e il Trifoglio (1969), di forma organica, tutti tagliati con varie inclinazioni e altezze per ottenere contenitori di diversa capienza ed estetica.Queste esperienze nel campo della produzione industriale portano Mari a ragionare sulla perdita di qualità della forma propria della parcellizzazione del lavoro, uno dei portati della stessa produzione industriale. Decide pertanto di impostare ogni percorso produttivo sul dialogo con gli operai per trasmettere loro le conoscenze che lui stesso sta sperimentando sulla qualità degli artefatti.