Come la stanza dei tecnigrafi, anche la falegnameria è un luogo di produzione, frutto della rifunzionalizzazione della cucina dello studio/archivio: accanto a pochi elettrodomestici, sono stati installati un banco di lavoro, una cassettiera per ferramenta e due mensole su cui sono raccolti materiali e strumenti per la realizzazione di modelli di studio.
Nella stanza, illuminata da una lampada a parete del Sistema Aggregato (1974), si riconoscono il Gettacarte In attesa (1970) e due Posacenere Borneo (1966) per Danese e due Posacenere Clino per Kartell (1992).